Quante volte hai cercato su Google “cos’è la blockchain”, “a cosa serve la blockchain”, “come funziona la blockchain” “blockchain definizione”? E quante volte hai letto e riletto e ti sei reso conto che il tema restava fumoso e continuava a mancare qualche tassello?
Come ti sarai già accorto in prima persona, è difficile riassumere in un solo post cos’è la tecnologia blockchain, a cosa serve e come usarla.
Proviamo ad affrontare e approfondire il tema insieme, un argomento alla volta e nel modo più semplice possibile. Iniziamo a scoprire questa tecnologia innovativa passo dopo passo.
Partiamo dalle sue caratteristiche fondamentali e da questo post.
Iniziamo dalla domanda principale: cos’è la blockchain?
Proviamo a fare una panoramica.
Il modo migliore per rispondere alla domanda è ricorrere ad analogie e analizzare esempi concreti tratti dalla vita quotidiana.
Cominciamo con un’analogia che può aiutarti a visualizzare il concetto di blockchain. Immagina la blockchain come una specie di Twitter: un semplice registro di brevi messaggi consecutivi tra loro.
Con la differenza che nel nostro caso sarebbe un Twitter un po’ speciale.
Perché sarebbe un Twitter fatto in questo modo:
A questo punto ti potrebbero sorgere alcune domande:
Questo è proprio il punto chiave, la magia.
Sai chi è Satoshi Nakamoto? Lo scienziato e inventore, sotto pseudonimo, che ha introdotto nel sistema blockchain il protocollo di consenso, ossia l’algoritmo fondamentale che garantisce in ogni istante, all’interno della blockchain, un sistema peer-to-peer (puoi approfondire qui).
Con questo Twitter magico a disposizione, cosa potremmo fare?
Chiunque sia in possesso di un bene (fisico o virtuale) potrebbe cederne la proprietà semplicemente scrivendo un tweet di questo tipo: <Io, che sono in possesso dell’account da cui sto scrivendo, cedo il bene “Figurina di Lautaro” a chi è in possesso dell’account “INTER”>
Ma come si può dimostrare di essere in possesso di un account, senza svelare la propria identità e soprattutto senza essersi prima registrati?
Questa è la magia della crittografia (e della firma digitale….non preoccuparti, lo spieghiamo in dettaglio in altri post a tema blockchain del nostro blog).
Una volta scritto il tweet, tutti possono leggerlo e quindi tutti sanno che è avvenuto il trasferimento di proprietà, ovvero che il bene che era in mio possesso (la figurina di Lautaro) è ora in possesso di INTER (o, ancora più precisamente, di chi possiede l’account INTER).
A questo punto è INTER a poter disporre del bene, ed eventualmente potrebbe cederlo a qualcun altro. Come? Con un altro tweet!
Abbiamo quindi sfruttato il nostro Twitter per implementare un sistema di trasferimento di valore (e quindi eventualmente anche di soldi, le criptovalute) decentralizzato, pseudonimo, immutabile e non censurabile, che è esattamente il fondamento della blockchain.
Ecco quindi a cosa serve e come funziona il sistema blockchain: implementa un meccanismo per il trasferimento di valore tra soggetti anonimi che ricorda il contante, ma è digitale (e quindi ad esempio trasferibile a distanza). E’ per questo che la blockchain viene spesso definita Internet of value.
Tutto questo meccanismo non ti ricorda un po’ Internet? Si, è corretto.
Come Internet permette la trasmissione di informazioni tra due agenti normali nel mondo, la blockchain permette lo scambio di valore tra 2 agenti connessi alla rete, a basso costo e velocemente. Per questo motivo ci si riferisce alle potenzialità della blockchain come alla possibilità di creare un Internet of Value.
Ma c’è qualcosa in più…… oltre ad essere una sorta di digital cash, il denaro sulla blockchain diventa anche programmabile!
Cosa significa programmabile? Vuol dire che si possono scrivere dei programmi su blockchain che permettono di gestire trasferimenti di valore, con le stesse garanzie di immutabilità, non censurabilità e decentralizzazione.
Vediamo subito un altro esempio concreto.
Cos’è Etherisc? Etherisc è un’assicurazione basata sulla piattaforma blockchain di Ethereum.
Apriamo una piccola parentesi, qualora non avessi mai sentito parlare di Ethereum. Ethereum è la seconda blockchain più grande al mondo dopo Bitcoin, di cui hai sicuramente già sentito parlare. Ethereum ha una sua criptovaluta denominata ETH o Ether e, nel momento in cui scriviamo questo articolo, ha una capitalizzazione di mercato di 23 miliardi di dollari.
In quanto blockchain, puoi immaginare Ethereum come il nostro Twitter speciale.
Ma torniamo a Etherisc.
Compri un biglietto aereo da Milano a Dubai e poi compri l’assicurazione sul volo.
Se il volo arriva in ritardo di oltre 45 minuti hai diritto al rimborso completo del biglietto aereo.
Dove vengono scritte queste informazioni?
Ovvero dove viene scritto che hai depositato soldi per l’assicurazione su un certo volo e nel caso di ritardo hai diritto al rimborso?
Sul registro decentralizzato della blockchain Ethereum.
Immagina un registro (simile al Twitter di prima) su cui viene scritto e reso pubblico (con un tweet) il fatto che hai speso dei soldi per comprare un’assicurazione sul biglietto aereo del volo da Milano a Dubai.
Come vengono però gestite le informazioni ed il contratto assicurativo?
Chi garantisce che il rimborso verrà effettuato, in caso di ritardo?
Tutte queste cose si possono fare con un programma su blockchain: lo Smart Contract.
Lo Smart Contract è un codice che si trova su blockchain e che nel nostro caso conterrebbe queste istruzioni: “se il volo arriva con oltre 45 minuti di ritardo, rimborsa l’account che ha comprato questa assicurazione per questo volo con questo biglietto”.
Perché il “tweet” contenente il codice dello Smart Contract, ovvero l’impegno di chi l’ha scritto ad effettuare il rimborso, è stato pubblicato prima di quello col quale viene acquistata l’assicurazione.
E con questo tweet, pubblico ed immutabile, “l’assicuratore” ha impegnato del valore a garanzia del contratto.
L’utente quindi, prima di versare i soldi, può controllare lo Smart Contract ed avere così la certezza del rimborso in caso di ritardo del volo.
Bella domanda!
Una possibile soluzione è quella di sfruttare un ente terzo (non legato alla compagnia aerea o a quella assicurativa), come per esempio flightradar24. com, che scriva su blockchain (con un tweet) l’entità del ritardo nel momento stesso in cui si verifica.
Appena il volo atterra (in ritardo), lo Smart Contract riceve l’informazione da flightradar24, e provvede ad effettuare il rimborso che tu ricevi in automatico sul tuo account.
Con un altro tweet! Ebbene sì, anche gli Smart Contract possono twittare!
Tutto questo significa che non devi preoccuparti di dimostrare che il volo è arrivato in ritardo per ricevere il rimborso. I passaggi sono tutti certificati in modo automatico e pubblico sul registro della blockchain. E’ tutto tracciabile e chiunque, compreso te, può controllare le transazioni.
Non ci crederai, ma tutto questo può funzionare (e funziona!) senza nessuna compagnia assicurativa che funga da intermediario.
È tutto gestito tramite Smart Contract e trasferimenti di valore su blockchain!
Per spiegarti bene come funzionano gli Smart Contract, proviamo a fare un altro esempio ancora più semplice.
Immagina di trovarti nel mese di Novembre. Si sta avvicinando il Black Friday.
Per quest’anno hai deciso di non spendere soldi! Basta farsi prendere dalla smania dell’acquisto d’impulso di super offerte super scontate. Portafogli chiuso.
Come fai a chiudere il portafogli e non spendere soldi per il Black Friday?
1 – Puoi cercare di resistere solo con la tua forza di volontà.
Romantico ma poco reale. Se arriva quella mail con quella offerta che ti interessa particolarmente, il rischio di cadere in tentazione e di spendere i tuoi soldi è davvero alto.
2 – Puoi affidare tutto al tuo migliore amico.
Ti fai dare l’IBAN del tuo migliore amico e gli mandi tutti i tuoi soldi con un bonifico per la settimana del Black Friday.
Quest’opzione ha però almeno due implicazioni alla base:
a – La prima è che ti fidi ciecamente del tuo amico. Sai che ti vuole bene e non scapperà con i tuoi soldi.
b – La seconda implicazione è che il tuo amico sia assolutamente incorruttibile. Perché incorruttibile? Perché se arriva quella famosa mail con quella famosa offerta potresti lasciarti vincere dalla tentazione e implorare (o corrompere) il tuo amico affinché ti restituisca il portafogli. Se il tuo amico cede alla lusinga, ancora una volta spenderai i tuoi soldi.
La situazione è migliorata rispetto al primo caso, ma la riuscita dell’operazione è tutta nelle mani di colui che hai scelto come garante dei tuoi risparmi.
3 – La terza opzione è quella di affidarsi alla blockchain.
E com’è possibile?
Con uno Smart Contract, come abbiamo visto per Etherisc.
Prendi i tuoi risparmi e li metti in uno Smart Contract.
Questa volta il codice dello Smart Contract è ovviamente diverso dal codice usato per il rimborso dell’assicurazione, ma il principio è esattamente lo stesso.
Il codice dello Smart Contract per il Black Friday dice: “se ricevi dei soldi da un account, trattienili e non restituirli fino a che non sarà finita la settimana del Black Friday. Una volta passata la settimana del Black Friday, se il proprietario dell’account richiede la restituzione dei soldi, allora restituiscili”.
Lo Smart Contract non ti restituirà mai i soldi prima del dovuto. Non può farlo perché esegue il codice. Se nel codice c’è scritto che non puoi riavere i tuoi risparmi durante la settimana del Black Friday, i soldi resteranno lì dove li hai depositati. Nel momento in cui termina la settimana del Black Friday, se richiederai i soldi, ti verranno resi.
E se il tuo amico non ci crede che tu non abbia speso nulla durante il Black Friday?
Tu puoi dimostrarlo senza problemi perché si trova tutto scritto su blockchain. E sulla blockchain, una volta che qualcosa è stato scritto, non può più essere cancellato o modificato (ricordi? non puoi cancellare i tweet).
A questo punto potresti obiettare: “Ma se lo Smart Contract esegue un codice, posso sempre andare a modificare il codice e riprendere i miei soldi quando voglio, giusto?” No.
Il fatto è questo: quando uno Smart Contract viene caricato su blockchain viene fatto attraverso un tweet che ne contiene il codice. E come abbiamo già visto, un tweet non può più essere modificato né cancellato.
Immagina lo Smart Contract come un contratto cartaceo stampato in A4.
Puoi distruggerlo? Puoi modificarlo? Si, volendo potresti.
Ora prendi il contratto, fanne 1000 copie e distribuiscile a 1000 persone diverse. Quale contratto devi modificare per farti restituire i soldi? Qual è l’originale?
Questo è un po’ il concetto di registro distribuito.
Facciamo un ultimo passaggio su questo aspetto perchè è molto importante.
Immagina ora di prendere una banconota da 5€ e farne una scansione in pdf.
Ammettiamo che d’ora in poi siamo tutti d’accordo che chi possiede il pdf sia in possesso del valore rappresentato dalla banconota.
Se invii la scansione al tuo amico Marco con il seguente messaggio: “ti regalo 5€, spendili come vuoi”, è come se gli avessi ceduto 5€.
A questo punto però nulla ti vieta di prendere la stessa scansione del pdf e di inviarla anche a Stefano, e poi anche a Luca.
Immagina ora che appena Marco riceve il pdf, lo inoltri subito ad altri suoi amici. In pratica tutti possono spendere più e più volte gli stessi 5€, anche contemporaneamente. Sarebbe il caos.
Questo è il problema del double spending, spiegato in parole semplici.
Qual è il primo pdf, l’originale, adesso che ne circolano molte copie indistinguibili tra loro?
E chi ha l’effettivo possesso del valore dei 5€ ora che ne circolano così tante copie?
I file digitali possono essere copiati e trasferiti a piacimento.
E questo fatto, come abbiamo appena visto, rappresenta un bel problema.
In parole semplici, la tecnologia blockchain permette di tracciare su un registro pubblico e distribuito a chi appartiene realmente un determinato asset (ad esempio il pdf dei 5€) in un dato momento, perché tutte le transazioni da un soggetto all’altro vengono registrate e non è quindi possibile che un soggetto trasferisca la proprietà di uno stesso bene per più di una volta.
Ovvero, ogni account può trasferire un bene solo se ne è in possesso, e dopo averlo trasferito ne perde la proprietà.
In questo modo, tornando all’esempio, è come se avessimo scritto col nostro solito tweet: “Trasferisco il possesso di questo pdf, che rappresenta il valore di quei 5 euro, a Marco”.
A questo punto solo Marco potrà disporre di quel bene virtuale, ad esempio cedendolo a Fabio con un altro tweet.
Su un registro:
Solamente Fabio d’ora in poi potrà usare quel pdf e il valore ad esso associato, finché anche lui non lo cederà a qualcun altro.
Nota bene: il tutto avviene senza necessità di passare tramite una banca o un intermediario che garantisca e certifichi le transazioni. Lo scambio di valore può avvenire direttamente tra due soggetti qualsiasi.
Tra un tweet e l’altro, grazie al nostro Twitter speciale, abbiamo visto tutti i concetti fondamentali che riguardano la tecnologia blockchain.
Proviamo a fare insieme un breve riepilogo per trattenere i punti principali.
– immutabile e incorruttibile
Grazie a questo post abbiamo scoperto che la blockchain è un registro digitale su cui vengono scritte delle informazioni, dei tweet.
Tutti possono scrivere informazioni sulla blockchain e nessuno può cancellare le informazioni già inserite nel registro. Una volta che hai twittato, non puoi più tornare indietro. E non puoi impedire a nessuno di twittare.
– pubblico e distribuito
Il registro della blockchain non si trova in nessun posto particolare e non ne esiste una sola copia ma tante copie. Chiunque, collegandosi al nostro Twitter può verificare cosa sta succedendo e leggere i tweet.
E’ un registro delocalizzato e condiviso a livello globale.
– come funziona il meccanismo di trasferimento di valore
Attraverso la blockchain è possibile trasferire valore.
Scrivo dei tweet in cui passo la proprietà di un asset digitale di cui sono in possesso a qualcun’altro. A chi? A colui che possiede l’account a cui voglio trasferire il mio asset.
Una volta che ho twittato il trasferimento del mio asset, quest’ultimo non è più in mio possesso e quindi non posso più disporne.
– lo strumento degli Smart Contract
Grazie agli Smart Contract posso fare in modo che il trasferimento di valore da un account all’altro sia programmato secondo regole precise che scrivo tramite codice e che posso poi caricare su blockchain.
Ovvero scrivo un tweet che contiene uno Smart Contract che tutti possono verificare. Lo Smart Contract a sua volta può scrivere dei tweet per il trasferimento di valore in base a regole che ho scritto nel codice e che sono in ogni momento verificabili.
In questo post ti abbiamo spiegato come funziona la blockchain e quali sono i suoi meccanismi principali.
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