Sicuramente hai familiarità con il termine “token”, il gettone virtuale che rappresenta l’unità di valore su blockchain (se vuoi, puoi approfondire qui).
Ma conosci anche le tante declinazioni ed utilizzi di questo strumento blockchain?
In base alle funzionalità che coprono, i token possono essere distinti in due grandi categorie.
La prima è rappresentata dagli asset token, che, come indica il nome, rappresentano il diritto alla proprietà di un asset, che può essere materiale o immateriale, e hanno l’obiettivo primario di generare valore e di rappresentare un investimento per chi ne è titolare.
Sono asset token, ad esempio, i security token, che certificano il possesso di quote societarie, e gli equity o “investment” token, che potremmo descrivere come asset azionari.
La seconda categoria è, invece, composta proprio dagli utility token che sono protagonisti di questo post.
Scopriamoli meglio.
Ti starai probabilmente chiedendo cosa contraddistingue gli utility token.
La loro caratteristica più importante è la funzione di “gettoni di utilità”, che danno la possibilità a chi li detiene di accedere ai servizi di un ecosistema blockchain.
Possiamo dire che gli utility token funzionano come una sorta di chiave, un pass virtuale che permette a chi lo possiede di usufruire di prodotti, servizi, premi o vantaggi esclusivi all’interno di una piattaforma, di una community o di un exchange blockchain.
Ad oggi possiamo distinguerli in 3 tipologie principali:
Sono una classe di asset in rapidissima evoluzione e che dimostra, giorno dopo giorno, grande versatilità e potenzialità di applicazione in tutti i settori di business.
È proprio questo che li rende una delle tipologie di token oggi più popolari.
Scopriamo meglio come funzionano.
Inizialmente la maggior parte degli utility token veniva emessa nell’ambito delle ICO (Initial Coin Offering) come strumento per supportare economicamente progetti agli esordi e gestire le funzionalità della DeFi.
Come abbiamo accennato, questi token non avevano un carattere speculativo, ma piuttosto il compito di garantire al possessore diritti e/o benefici all’interno dell’ecosistema per il quale erano stati emessi.
Nel loro percorso di evoluzione, però, si sono gradualmente affermati, e sempre di più, anche come una risorsa preziosa per aziende in ogni settore di business, poiché rappresentano uno strumento efficace per migliorare la user experience e innescare nuove dinamiche di avvicinamento, coinvolgimento e fidelizzazione degli utenti a prodotti e servizi.
Una particolare categoria di utility token è rappresentata dagli “Utility NFT”, token non fungibili che valicano i confini del collezionismo e assumono un valore di utilità concreta, poiché possederli significa accedere a funzionalità extra oppure a diritti e privilegi speciali all’interno di una community, tutti, naturalmente, regolati da specifici smart contract.
Come tutti gli NFT, questi token sono unici, immutabili e con caratteristiche sempre verificate e verificabili.
Li contraddistingue, però, una peculiarità – la funzione pratica, che ne fa uno strumento molto interessante anche nella prospettiva, sempre più concreta, di una graduale evoluzione del mondo NFT da fenomeno legato ai collectibles ad opportunità per la costruzione di inedite modalità di interazione sociale e professionale.
Le loro possibilità di applicazione sono potenzialmente infinite, ma ad oggi gli utility NFT sono utilizzati principalmente per:
Vediamolo meglio con qualche esempio concreto.
Sicuramente hai già in mente tanti casi di applicazione, anche in ambito aziendale, saliti agli onori della cronaca per il successo all’interno delle community di riferimento.
Un settore per tutti che possiamo citare è quello, all’avanguardia in ambito Web3, del mondo fashion, che abbiamo approfondito recentemente qui.
Vuoi capire meglio in concreto di cosa stiamo parlando?
Ecco qualche esempio pratico.
Abbiamo detto che gli utility NFT sbloccano l’accesso ad esperienze e servizi esclusivi, giusto?
Immagina, allora, di partecipare ad un evento fisico o virtuale grazie ad un biglietto in forma di utility NFT.
Quali vantaggi hai?
Beh, diversi e tutti molto interessanti.
L’impiego della tecnologia blockchain, infatti, prima di tutto rende il tuo biglietto non falsificabile e permette di certificare in modo indiscusso che quel determinato titolo appartiene a te e a te soltanto.
Oltre a questo, documenta che tu sei, ad esempio, in possesso di determinati requisiti – come possono essere l’appartenenza ad una community o il grado di seniority al suo interno – ed hai quindi diritto ad accedere a servizi VIP, anteprime esclusive di collezioni NFT o prevendite di biglietti per eventi successivi.
Non solo.
Permette ad artisti, creatori e organizzatori di eventi di creare un rapporto peer-to-peer con i propri fan, cioè senza la presenza di intermediari, e di vendere i biglietti in modo diretto ai membri della propria community.
Un esempio?
Il celeberrimo Ape Fest, l’evento annuale che coinvolge in esclusiva gli holder di NFT Bored e Mutant Apes Yacht Club titolari di un apposito Utility NFT.
Come titolare di un Utility NFT e membro di una community digitale, acquisisci anche la possibilità di entrare a far parte di una DAO.
Cosa significa?
Che acquisisci il diritto di partecipare come socio alle votazioni decentralizzate e peer-to-peer che permettono ad una community di prendere decisioni comuni su temi come l’orientamento del percorso di crescita o della visibilità di un’azienda o di un marchio, il supporto ad un progetto o ad un’iniziativa, ad esempio di beneficenza, fino ai nomi dei performer da coinvolgere in un evento esclusivo.
Quanti orizzonti si schiudono, vero?
E non è tutto.
Immagina, ad esempio, una piattaforma di gaming che periodicamente rilascia nuove collezioni di utility token che i giocatori possono acquistare per implementare le proprie risorse di gioco, equipaggiare i propri avatar o sbloccare determinate feature o livelli, secondo un modello play-to-earn.
Quando crescerebbe il grado di intrattenimento e coinvolgimento dei gamer?
Hai già quasi voglia di sentire già il controller sotto le dita, vero?
E pensa anche a quanto questo alimenterebbe un mercato secondario di nuovi utenti incuriositi dalle caratteristiche e funzionalità dei token e potenzialmente interessati al loro acquisto.
Veramente interessante, no?
Uno degli utilizzi ad oggi più interessanti degli Utility NFT riguarda la creazione e il consolidamento delle community Web3.
Chi è in grado di dimostrare la propria membership attraverso il possesso di NFT, anche in veste di collectible, infatti, ha la possibilità di acquisire utility token e “sbloccare” esperienze e vantaggi speciali.
Quali sono i vantaggi?
Ad esempio, il rafforzamento della propria posizione all’interno del gruppo oppure l’acquisizione di privilegi esclusivi, sconti o codici promozionali o, ancora, l’inserimento in una whitelist o l’accesso riservato ad un’esperienza live con celebrità e creator.
Recentemente, ha suscitato molto interesse il caso di applicazione di Telepass con la sua collezione esclusiva di NFT dedicati al tema della mobilità. Chi li possiede ed è anche titolare di un contratto Telepass acquisisce un livello speciale di membership e può accedere ad iniziative di cash back legate a servizi quali carburante, ricarica elettrica, skipass, lavaggio auto e mobilità urbana.
A questo punto, ti starai probabilmente chiedendo come poter avere un Utility NFT e sperimentare hands-on i vantaggi del suo possesso e le sue funzionalità.
Ci sono due strumenti principali: i drop e i giveaway.
Vediamoli insieme.
Sicuramente hai già sentito parlare di drop NFT, un’attività sempre più diffusa nel mondo crypto, e sai che corrisponde al primo rilascio di una collezione di NFT sul mercato.
Come avviene questo rilascio?
Di solito, in più fasi, a partire da quella di “pre-mint” che permette l’early access ad un numero ristretto di persone, registrate ad una allowlist e, dunque, con diritto all’anteprima in esclusiva.
Questa fase, naturalmente, rappresenta un momento prezioso anche per chi è interessato ad investire nel settore ed acquisire NFT di valore prima che il loro prezzo aumenti.
Conoscerai sicuramente pietre miliari nell’evoluzione della tecnologia NFT, come le collezioni CryptoPunks e CryptoKitties, primi drop in assoluto nella storia dei token non fungibili, rilasciati nel 2017.
E sai che, acquistando un token della collezione, acquisisci anche il diritto di proprietà dell’immagine, così come le possibili royalties legate al suo utilizzo.
In questo caso, si tratta di drop di NFT.
Se parliamo di utility NFT, naturalmente, l’acquisto e il possesso schiude opportunità e funzionalità più complesse, come quelle che abbiamo raccontato.
Conosci anche il termine airdrop?
Il giveaway o airdrop crypto è una distribuzione gratuita di token che ha l’obiettivo di promuovere progetti digitali – dalla collezione NFT alla creazione di una DAO all’emissione di una nuova criptovaluta – attraverso la partecipazione attiva di utenti già ingaggiati o il coinvolgimento di nuovi potenziali interessati.
Naturalmente, più cresce il numero di token distribuiti, più aumenta il grado di decentralizzazione, trasparenza e sicurezza e più il progetto diviene attrattivo anche al di fuori della singola community.
Proprio per questo, l’airdrop rappresenta uno strumento sempre più popolare nelle strategie di marketing aziendale per la sua efficacia nella creazione, nel consolidamento e nell’ampliamento di community digitali.
E per utenti e collezionisti rappresenta un’occasione preziosa per:
Pensa, ad esempio, al celeberrimo caso degli NFT Bored Ape Mutant Serum distribuiti gratuitamente ai possessori di NFT Bored Ape Yacht Club: messi successivamente in vendita sui marketplace, hanno fruttato ai loro possessori ricavi oltre i 3 ETH, fino alla cifra massima del Mega Mutant Serum, venduto nel gennaio 2022 per 1542 ETH…l’equivalente di quasi 6 milioni di dollari!
Certo, non dimenticare mai che alcuni airdrop sono di valore nullo o addirittura scam.
Questo non deve però preoccuparti: fai sempre le dovute ricerche e conta sulla community per confronti e consigli. Sarai al sicuro.
E se ora ti dicessimo utility NFT, airdrop e community Web3 in Italia?
…Ti viene in mente qualcosa?
Esatto!
La collezione Crazy Fury di Marco Montemagno, imprenditore digitale ed esperto di tecnologie all’avanguardia, è stato il primo progetto di utility token italiano che ha portato il fenomeno NFT oltre i confini del mondo dell’arte e del collezionismo digitale.
Sviluppati in collaborazione con l’artista digitale Giovanni Motta e rilasciati nel febbraio 2022, i “Crazy Fury” sono 3.558 pezzi unici che rappresentano racchette da ping pong con espressioni umane, in omaggio al passato di campione sportivo di Montemagno, e simboleggiano i valori condivisi all’interno della sua community, come l’intraprendenza e la creatività fuori dagli schemi.
In quanto digital collectible, questi NFT rappresentano da un lato un investimento che può aumentare il suo valore nel tempo ed essere rivenduto sul mercato secondario e dall’altro una sorta di certificato d’identità digitale, che dichiara l’appartenenza di chi li possiede ad un gruppo di persone che condivide gli stessi valori ed interessi.
Sono, però, anche utility token e questo significa che chi li detiene o li acquista possiede un pass esclusivo per l’accesso ad una serie di contenuti, servizi ed eventi esclusivi riservati alla community di Marco Montemagno, come la possibilità di:
Qual è l’obiettivo del progetto?
Il suo ideatore si era prefisso di riuscire a creare un ecosistema che portasse la sua community di oltre 3 milioni di follower su blockchain in modo semplice, immediato e coinvolgente e che accendesse in modo giocoso l’interesse sulle potenzialità di questa tecnologia, portandola al di fuori di una ristretta cerchia di esperti e appassionati.
Il progetto, però, ha saputo andare oltre, trasformando un’esperienza puramente digitale in uno strumento per sperimentare dinamiche di relazioni umane reali impensabili prima dell’avvento di blockchain e Web3.
Come?
Il 4 aprile 2022 Montemagno comunica su Discord l’inaugurazione di uno speciale giveaway riservato soltanto agli holder di NFT Crazy Fury e basato su un meccanismo di estrazione certificata, con sorteggio on-chain.
Chi partecipa, ha la possibilità di vincere uno dei 110 NFT esperienziali in palio, che sbloccano altrettante esperienze dal vivo con Monty.
Quali?
Si va dalla call di 5 minuti one-to-one alla chiacchierata di un’ora fino alla partita a tennis o ping pong e al pranzo insieme.
All’estrazione non possono accedere indistintamente tutti i possessori di NFT Crazy Fury, ma solo le circa 1.000 persone che:
Cosa devono fare per scoprire se e quale premio hanno vinto?
Ecco gli step.
….Hai già aperto il link, vero?
E stai già per cliccare sul pulsante “Sei il/la fortunato/a”…
In realtà, prima è necessario effettuare il login.
Dirai, ecco, l’ennesimo username e l’ennesima password da ricordare…
Siamo nel Web3 però, ricordi?!
E KNOBS ha realizzato il sito in ottica rigorosamente Web3, per cui, grazie alla blockchain, non hai alcun bisogno di registrarti al sito, creare username e password e poi doverle ricordare a memoria o memorizzare sul pc.
È tutto molto più semplice ed anche molto più sicuro.
C’è un unico requisito: devi essere in possesso di un wallet.
Se ne hai uno, devi solo connetterlo, scegliendo tra gli strumenti che il pulsante di Login rende disponibili – ad oggi Metamask, Coinbase wallet e Walletconnect.
Ti stupirai di scoprire quanto la navigazione sia assolutamente semplice ed intuitiva e l’impiego della tecnologia blockchain impercettibile. Il nostro team ha sviluppato tutte le dinamiche tecnologiche sottostanti proprio in modo che la user experience risultasse assolutamente piacevole, coinvolgente e familiare.
Quando connetti il wallet, il sito riconosce il tuo address e, automaticamente, è in grado di capire se sei in possesso di un Crazy Fury e quindi se hai o meno diritto a giocarti la fortuna e provare a vincere uno degli NFT in palio.
Grazie all’uso della blockchain, la procedura di estrazione è totalmente trasparente, verificabile e certificata: non solo nessuno può mettere in atto truffe o manipolare la lotteria per alterare l’assegnazione ed essere il vincitore, ma chiunque, in ogni momento, può verificare le norme che regolano l’estrazione, poiché sono fissate in uno smart contract e, perciò, accessibili pubblicamente, a conferma della piena regolarità e integrità della lotteria.
Certo, con mille concorrenti e 110 premi, la probabilità di vincere non è altissima…
Ma perché non potrebbe succedere proprio a te?
Pensa che il nostro CTO – nella totale trasparenza di un’azione regolata da smart contract! – ha vinto una chiacchierata di un’ora con Monty!
Chi vince e diventa possessore di una delle 110 “Monty experiences” può utilizzarla in tanti modi:
E per fare il redeem, cioè riscattare il proprio NFT cosa bisogna fare?
Ogni transazione, scambio di valore su blockchain, come sai, richiede il pagamento di una fee, esattamente come avviene, ad esempio, quando paghiamo la commissione per effettuare un bonifico bancario.
Questo vale anche per i premi di questa lotteria.
E se hai vinto l’esperienza NFT, ma non possiedi criptovalute e non sei quindi in grado di pagare il trasferimento?
Niente paura.
KNOBS ha realizzato un sistema particolare per ovviare a questo problema.
A condizione che voi abbiate firmato con il vostro account un semplicissimo messaggio di autorizzazione – naturalmente registrato su blockchain, sarà Monty a pagare la fee per voi e permettervi di riscattare il token.
E se non hai vinto ma sognavi da anni una partita a ping pong con l’ex campione nazionale?
Puoi sempre andare su Opensea e dare un’occhiata ai token della collezione messi in vendita:
https://opensea.io/assets?search[query]=Monty%20experiences
Se vuoi ascoltare il racconto del progetto direttamente dalla voce di Marco Montemagno e Vincenzo Rana, CEO di KNOBS, lo trovi qui.
Un progetto interessante quello di Marco Montemagno così come tutti i casi di applicazione di utility NFT che abbiamo citato, vero?
Pensa che, attraverso un percorso graduale, iniziato con i Crazy Holder e costruito step by step in base alla risposta degli utenti, l’imprenditore ha portato la propria community su blockchain, permettendo ai membri di prendere via via più confidenza con questa tecnologia ed esplorarne le potenzialità in modo informale.
Al tempo stesso è riuscito ad utilizzare le opportunità inedite offerte dal Web3 per instaurare nuove modalità di interazione e condivisione ed arrivare a costruire relazioni umane concrete partendo da scambi puramente digitali.
Quello di Monty è ad oggi uno dei più interessanti casi d’uso degli utility token in Italia, ma abbiamo appena lasciato i blocchi di partenza.
Blockchain, evoluzione tecnologica e creatività aprono strade prima impensabili.
Dobbiamo solo compiere il primo passo per iniziare a percorrerle.