Google Play ha annunciato il prossimo aggiornamento delle sue policy, previsto per fine estate, che permetterà transazioni di NFT e contenuti digitali basati su blockchain all’interno di giochi e applicazioni.
Questa decisione segna una tappa importante nel processo di progressiva apertura a logiche e strumenti Web3, se consideriamo che fino ad oggi lo spazio concesso ad NFT ed altri asset digitali tokenizzati su piattaforme come Google, Apple o Steam è stato minimo e guidato sempre dalla imprescindibile e dominante presenza di forti componenti Web2.
Per gli sviluppatori, che hanno accolto con favore la novità ed, anzi, hanno contribuito con i loro feedback, alla redazione delle linee guida, diventa ora fondamentale garantire la piena trasparenza verso gli utenti, ad esempio con l’obbligo di dichiarare se un’applicazione vende o permette di guadagnare token e con il divieto di promuovere guadagni derivanti da attività di gioco o di trading.
Le linee guida prendono le distanze dalle dinamiche dei giochi “play-to-earn”, diventate molto popolari con il boom del fenomeno NFT, sottolineando anche l’importanza di adempiere ai requisiti di idoneità per il gioco d’azzardo e vietando acquisti quando il valore monetario reale di un asset è sconosciuto o poco chiaro.
L’obiettivo è, per Google, sicuramente aprirsi ad un mercato che continua a crescere e a coinvolgere una fascia sempre più ampia di utenti, attratti da esperienze uniche, coinvolgenti e sempre più immersive, ma anche offrire una soluzione alle società di giochi blockchain che oggi si trovano a dover distribuire i propri prodotti direttamente sul web aperto.
Un passo significativo nel processo di avvicinamento e adozione della tecnologia blockchain, in cui Google Play mostra piena consapevolezza dell’importanza prioritaria di mantenere e consolidare la fiducia degli utenti, in un perfetto bilanciamento tra le spinte verso l’innovazione e la piena sicurezza e affidabilità dei propri sistemi.